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San Demetrio Corone

San Demetrio Corone fu costruito sul finire del XV secolo da esuli albanesi costretti all'esilio dal dominio incombente turco-musulmano nei Balcani. I suoi fondatori vi giunsero dall'Albania nel 1471, più tardi giunsero gli Arvaniti (greco-albanesi) della seconda diaspora e Greci dalla città di Corone in Morea (Grecia) tra il 1532 e il 1534. [3] [4]

Gli esuli albanesi costruirono il centro abitato presso l'antico oratorio di Sant'Adriano, dove nel X secolo San Nilo di Rossano si era rifugiato a pregare, con dimora in una grotta, creando una vita monastica basiliana locale. Tuttavia la zona fu abitata in epoca precedente, sempre risalente a insediamenti di monaci orientali (VII secolo). Il primo nucleo abitativo era conosciuto in latino con il nome di Situ Sancti Dimitri, anche se i suoi abitanti lo chiamarono da sempre katundi i Shën Mitrit. Testimonianza del fatto che preesisteva un piccolo monastero all'arrivo dei albanesi è data dalle Capitolazioni del 3 novembre 1471, quando l'abate archimandrita Paolo Greco si recò presso il notaio De Angelis per rogare un atto che registrò l'impegno ad accogliere i profughi albanesi a seguito del Duca Teodoro Lopez nel casale di San Demetrio, con la facoltà di coltivarne le terre.

Nel 1524 si ebbe una nuova immigrazione albanese in seguito alla guerra che Carlo V condusse contro i turchi: gli albanesi di Corone, città della Morea, oggi Peloponneso, vennero accolti dall'Imperatore nel Regno di Napoli e si distribuirono nei vari paesi fondati dai loro predecessori, fra cui San Demetrio.

Dopo la costituzione del Regno d'Italia il nome "Corone", in ricordo della diaspora albanese, in particolare della seconda, venne aggiunto al comune (1863).

San Demetrio Corone è sede del Collegio Italo-Albanese di Sant'Adriano: chiamato in origine Collegio Corsini, fu istituito da papa Clemente XII nel 1732 a San Benedetto Ullano, allo scopo di preparare il clero italo-albanese alla conservazione del rito bizantino-greco. Fu poi trasferito a San Demetrio Corone nel 1794, a seguito di richiesta del vescovo Francesco Bugliari. Dal 1794 la storia del territorio è profondamente legata a quella del Collegio, fondato da re Ferdinando IV al posto del soppresso monastero. Esso divenne un importante organismo culturale degli albanesi d'Italia, nonché il primo istituto di formazione culturale in Calabria, dalle cui mura uscirono luminose figure del Risorgimento italiano come Agesilao Milano (1830-1856) e Domenico Mauro (1812-1873), e letterati e giuristi come Cesare Marini (1792-1865) e Girolamo De Rada (1814-1903).


" Quell’angolo di terra più degli altri mi sorride… "

Orazio